L’idea. Spostare tutta la produzione della nuova etichetta su una macchina rotocalco, ottenendo una notevole riduzione in termini di costi e di sprechi di materie prime, naturalmente la conditio sine qua non è che la qualità dell’etichetta resti immutata.
Gli standard. A tale proposito le richieste di Heineken furono molto precise e rigorose: sostituzione dell’argento lamina con uno ad inchiostro che mantenga immutate tutte le caratteristiche della lamina (effetto specchio); bassissimo spessore della pellicola di applicazione (riduzione dei costi del materiale e basso impatto ambientale); grande resistenza dell’etichetta a graffi e/o agenti esterni (bolle, sbalzi termici); applicazione dell’etichetta ad alte velocità per le nuove linee di produzione.
La soluzione. Solo tre aziende in tutta Europa risultarono in grado di soddisfare pienamente le caratteristiche della richiesta e Drorys Packlist risultò essere una delle tre. Ancora oggi produciamo etichette “no-label look” per Heineken.